Com’è fatto il cervello dei filosofi?

6 Apr 2018 | Media

Les chemins de la philosophie – Adèle Van Reeth

Immaginate che si possa aprire il cranio di un filosofo mentre sta pensando, domanda Adèle Van Reeth. Cosa differenzia il cervello dei filosofi? Quali sono i legami tra la filosofia e la scienza?

Come affronta il cervello una domanda scientifica? In che modo il nostro cervello emozionale si può trovare implicato? Che tipo di legami ci sono tra la ragione e le emozioni?

Cosa sono il logos, il thumos, l’épithumia? Cosa rappresenta il cervello del cuore? O ancora la “grande ragione del corpo”? Solo il cervello pensa? Dovremmo piuttosto dire: “qualcosa pensa dentro di me”? Come pensare i rapporti tra l’anima e il corpo? Che rappresenta la ghiandola pineale di cui parla Descartes?

Ogni conoscenza prodotta dalla scienza merita di essere pensata e di nutrire la riflessione filosofica? Il cervello di Einstein è stato sezionato in 240 parti, nonostante il disaccordo che aveva espresso quando era in vita. Questo ha permesso di saperne di più sui rapporti tra la fisiologia cerebrale e il pensiero? Un cervello non è solamente una macchina per produrre diverse idee. D’altronde, Einstein pensava precisamente che un’idea fosse qualcosa di molto raro. Essere uno scienziato è pensare contro il proprio cervello, “nonostante l’evidenza”? Noi pensiamo ovviamente con il nostro cervello, ma anche contro alcune idee che il nostro cervello ci presenta come ovvie.
Pensare spesso significa dire no, come il filosofo Alain ce lo ricorda. Una legge può effettivamente contraddire l’osservazione, come fu il caso per la legge della caduta dei corpi di Galilei.
Cos’è l’intelligenza artificiale? La parola intelligenza ha lo stesso significato in inglese e in francese?

È possibile progredire grazie a degli ostacoli? Dobbiamo riconoscere che più una persona progredisce e più l’evidenza svanisce? Le emozioni posso impedire il pensiero o al contrario possono facilitare la formazione della conoscenza? Quali sono i rapporti tra la coscienza e l’inconscio? Il cervello ha il monopolio del pensiero?

Siamo certamente all’inizio delle conoscenze sul nostro cervello. Che differenza esiste tra il cervello e il sistema nervoso centrale? Che cosa sappiamo del cervello degli insetti e dei polpi? Come definire la memoria? Che legame c’è tra il cervello e l’atto di anticipare una situazione?

Darwin parlava del cervello-radice. Che cosa significa? Cos’è l’intelligenza vegetale? Possiamo parlare di una memoria vegetale? Come i vegetali percepiscono il loro ambiente esterno? Che cosa è l’episteme? Il pensiero è un dialogo? Possiamo dire con Platone che è “un dialogo interno e silenzioso dell’anima con se stessa”?
“Penseremmo molto e penseremmo bene se non pensassimo, per così dire, in comune con delle altre persone, che ci rendono partecipi dei loro pensieri e alle quali noi comunichiamo i nostri?” si domandava Emmanuel Kant in Che cosa significa orientarsi nel pensiero.

Un cervello o dei cervelli?

Che significa conoscere? Quali sono i rapporti tra il soggetto e l’oggetto? Il cervello è la realtà?
Esiste una realtà al di fuori di quella percepita dal cervello? Una scoperta equivale ad un’introspezione? La realtà, così come ci appare, ci inganna? Più precisamente, la realtà come noi possiamo percepirla, ci inganna sulle leggi che la regolano? La realtà ha un suo doppio? Paul Claudel diceva che le cose che esistono sono importanti.

Quali sono le implicazioni politiche ed etiche delle neuroscienze? L’intelligenza artificiale può essere assimilata a l’atto umano della scelta? Qual è la potenza delle nuove tecnologie? E quale forza è possibile per chi è vulnerabile? La depressione può essere utile per qualcosa? Il vulnerabile può essere creativo? Che senso ha approcciare al cancro dal punto di vista del tumore? La letteratura produce della scienza senza saperlo? (Si pensa a Flaubert, Zola e Proust). Esiste una cosa in sé, una realtà indipendente dalla mia percezione? Possiamo dire che l’immaginazione permette l’accesso alla realtà? La filosofia è la scienza della città?

Cosa significa essere umile quando si è uno scienziato? Che tipo di attività cerebrale rappresenta la coscienza, lo stato di veglia? Quali sono i mattoni che costituiscono il pensiero?

Cos’è la plasticità cerebrale? Possiamo dire che l’attività modifica la struttura? Possiamo parlare di scultura di sé? Che ruolo ha il filosofo nella vita politica? Talete che cade in un pozzo indica una vocazione filosofica mancata, la confessione di un’assenza, o al contrario, la sua essenza teoretica?